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La vita è meravigliosa se si ha l'affetto di una famiglia numerosa e tanti anni davanti a sé, ma a volte può rivelarsi terribilmente crudele. Morire a 23 anni, per un fatale incidente d'auto, è troppo difficile da accettare per una sorella che vive dall'altra parte del mondo e che subisce un inaspettato schiaffo in faccia dal destino. È il 5 novembre del 2016 quando Doris Bottignole riceve la telefonata di suo padre in cui le comunica che suo fratello Francesco è in fin di vita. Lei è in Canada e sebbene speri che la situazione non sia così grave, non si dà pace. Nel suo animo si susseguono mille emozioni: l'agonia dell'attesa, la speranza di un miracolo, e poi un dolore sordo, atroce, inspiegabile, quando invece sa che Francesco non ce l'ha fatta, insieme ai rimpianti per le cose non dette, per gli abbracci non dati che si perderanno nel vento, per un futuro strappato via troppo presto. Le giornate riprendono con il loro tran tran quotidiano, convivere con la sofferenza è tremendo, ma si può ancora trovare un modo di comunicare con Francesco, scrivendogli lettere, messaggi, pensieri, così da sentirlo ancora vicino, e ricordarlo sempre sorridente e felice.